I segreti della cartomanzia

Si sente spesso parlare di cartomanzia, ma siamo davvero sicuri di conoscere tutti i segreti che riguardano questa disciplina? Prima di tutto, partiamo dalle basi e forniamo una definizione di cartomanzia, che consiste in un metodo di divinazione attraverso il quale si può predire il futuro tramite la lettura delle carte e l’interpretazione del modo in cui esse sono disposte. Si tratta di un fenomeno di certo non recente, anche perché dai tempi più antichi gli uomini si pongono domande sui grandi dubbi esistenziali e cercano di trovare un metodo per predire il futuro.

Come si svolge la cartomanzia

Ovviamente non si deve considerare la cartomanzia come una soluzione a tutti i problemi con cui si è costretti a combattere, perché a contare più di tutto sono comunque le decisioni umane. Le carte servono, invece, a indicare la strada e a suggerire un percorso da seguire. La lettura dei tarocchi è, al momento, il sistema più comune utilizzato per la cartomanzia. I tarocchi fanno parte di un mazzo di 78 carte, e il loro significato cambia in funzione di molteplici variabili, inclusa la relazione con il resto delle carte.

I responsi delle carte

Decidere di affidarsi a un cartomante sperando di ottenere solo risposte positive è il più sbagliato degli approcci che si possano adottare. Al contrario, bisogna essere pronti ad accettare tutto ciò che le carte comunicano, cercando di trovare un modo per volgere in bene anche ciò che può apparire come un problema. Solo così si può imprimere una svolta alla propria esistenza. Ci sono parecchie persone che, dopo aver ricevuto un responso non soddisfacente da un cartomante, decidono di consultarne un altro con la speranza di avere risposte più piacevoli. Ma non è certo questo il modo giusto di considerare la cartomanzia.

Cartomanti esperti: ecco come trovarli

Per fortuna non è difficile imbattersi in cartomanti esperti e professionali, disponibili a offrire il proprio aiuto anche al telefono, oltre che in occasione di incontri faccia a faccia nel loro studio. Le domande che possono essere poste sono tante, ovviamente entro i limiti dettati dal buon senso: per esempio ricordando che i sensitivi non sono medici, e a loro non vanno posti interrogativi di carattere sanitario. Bisogna sapere che lo stato d’animo di chi richiede il consulto è in grado di condizionare la lettura dei tarocchi e soprattutto la sua correttezza.