La caffeomanzia, conosciuta anche come lettura dei fondi di caffè, è un’arte mistica che si prefissa l’obbiettivo di svelare il futuro osservando e interpretando le figure che si formano sul fondo della tazza.

Per poter mettere in pratica questa disciplina non basta una comune miscela di caffè macinato, ma è necessario ottenere la bevanda nera dall’infusione della polvere tramite il metodo turco.

Noi di Casa dell’Oracolo consigliamo di eseguire questa pratica usando il suddetto metodo, tuttavia ci sono persone che eseguono questa disciplina anche con una comune tazzina di caffè espresso.

Storia della lettura dei fondi di caffè

La tecnica che prevede l’interpretazione delle figure che si formano sul fondo della tazzina di caffè ha origini orientali. In quelle lontane terre dell’Est, il caffè non viene preparato con la comune moka e prevede un procedimento di infusione simile a quello usato per preparare il the.

In pratica, con il metodo turco, il caffè macinato (aroma Arabico o Robusto) viene messo in infusione in un pentolino di rame pieno d’acqua in ebollizione. In questo modo, pur scaricando la sua sostanza nel liquido bollente, la bevanda si caratterizza per i residui di caffè macinato che finiscono inevitabilmente sul fondo della tazzina.

Quest’arte mistica è arrivata in Europa attorno al 1600, ma in oriente esisteva già da molto tempo prima. La pratica era usata in Turchia e nell’Impero Ottomano anche da Re e uomini di grande importanza (es. condottieri).

L’importanza data a quest’arte era tale da determinare le sorti di un popolo o la decisione di affrontare una guerra o perpetuare la pace. Dall’interpretazione delle figure che si formavano sul fondo della tazzina, gli uomini potenti erano in grado di prendere decisioni dalle quali spesso dipendevano la vita o la morte di centinaia di persone.

Come si esegue la pratica della caffeomanzia

Per eseguire in modo corretto la tecnica della caffeomanzia, oltre a dover preparare la bevanda con il metodo turco, è importante che la tazzina sia fornita del suo piattino. Questo elemento è indispensabile perché l’intera procedura venga eseguita correttamente. Se, però, non si è in possesso dei piattini abbinati alla tazzina, va bene anche un altro piatto.

Prima di bere il caffè è importante attendere qualche minuto: il tempo necessario affinché la posa finisca sul fondo del contenitore. Uno degli elementi imprescindibili per la buona riuscita della procedura riguarda la totale assenza di zucchero o dolcificante nella bevanda bollente.

Terminata la degustazione del caffè, sul fondo della tazzina resta la posa: la vera protagonista di quest’antica pratica. Il residuo va decantato per tre volte, avendo premura di utilizzare la mano sinistra, e capovolgendo velocemente il contenitore sul piattino.

A questo punto è necessario attendere che la tazzina si raffreddi completamente, dando il tempo alla posa di creare le figure che poi dovranno essere sottoposte ad interpretazione. Le figure che si formano in prossimità del bordo danno risposte che interessano il presente, mentre quelle si formano sul fondo della tazza parlano del futuro.